PMI italiane: quanto sono digitalizzate oggi?
La digitalizzazione si inserisce all’interno di un quadro economico in continuo cambiamento. Al giorno d’oggi il digitale diventa sempre più un elemento di confronto obbligato per le Piccole Medie Imprese italiane.
Digitale è la normalità
Da alcuni anni le aziende italiane (e in particolare le PMI) si sono adeguate all’idea di ripensare ai tradizionali modi di organizzare il lavoro. Hanno dovuto mettere in discussione un’ampia gamma di valori strutturali: strategie di business, strategie di crescita, logiche organizzative, contesti economici statici.
Questo confronto ha toccato anche la digitalizzazione: se non si affronta questo argomento con strumenti, pianificazioni e investimenti adeguati, potrebbe trasformarsi in uno scoglio. Un ostacolo che frenerebbe le PMI italiane sui tavoli di competizione nazionali e internazionali.
Sicuramente la recente crisi sanitaria legata alla pandemia ha accelerato questo processo. Ma è oramai confermato che un “profilo digitalizzato” dell’impresa diventerà progressivamente uno status di normalità in futuro.
Le PMI ora sono vicine a un bivio e hanno di fronte a sé una scelta: adottare un comportamento resiliente e rimanere legate solo alle tecniche di commercio tradizionale, oppure gettare il vecchio status quo alle spalle, affiancando un profilo digitalizzato.
La decisione digitale è obbligatoria, se con lungimiranza si analizzano le prospettive in ambito commerciale (nazionale e internazionale) dei prossimi anni. Ciò non significa, comunque, che le strategie di digitalizzazione sradicheranno né prenderanno il posto delle leggi commerciali tradizionali.
Come si misura il grado di digitalizzazione?
Esistono numerosi parametri con cui si possono valutare i gradi di digitalizzazione di un’impresa. Per sintetizzare la spiegazione, possiamo raggruppare i criteri di giudizio in 3 categorie principali:
-
Digital Presence Quality: è relativa alla misurazione di aspetti più tecnici, come ad esempio i parametri di posizionamento SEO;
-
Reputation Index: è la valutazione del grado di popolarità di un’impresa;
-
Digital Marketing Index: misura quali tipi di azioni sono proposte dall’azienda per aumentare la visibilità digitale.
Piccoli passi in avanti
Un’analisi più dettagliata sulle PMI italiane riporta una notizia positiva e una notizia negativa.
Gap Digitale delle PMI Italiane: il lato buio della medaglia segna un divario abbastanza evidente tra il livello di digitalizzazione delle PMI italiane e quelle europee. Le nostre PMI, secondo le fonti della Commissione Europea, sono sotto la media rispetto gli Stati Membri e rimangono un fanalino di coda, tra gli ultimi posti. È bassa anche la media di vendita dei prodotti/servizi online, rispetto alla percentuale europea.
Leggero incremento della digitalizzazione nazionale: si riscontrano lievi segni di sviluppo nella promozione digitale a livello nazionale, anche se i margini di incremento possono essere migliorati. Si lavora soprattutto su: siti web, basi del posizionamento SEO, account dei social network, mobile responsive e digital advertising.
Come promuovere una PMI digitale?
In Italia sono già iniziate le adozioni di atteggiamenti e piani di promozione digitale. Bisogna proseguire per questa strada e promuovere un salto di qualità, con politiche e iniziative durature e costanti.
Alcuni consigli per navigare in questo itinerario digitale:
-
Integrare nuove tecnologie nella logistica e nell’organizzazione dell’impresa;
-
Sviluppare piani di smart-working anche in seguito al periodo pandemico, valutando quali reparti aziendali possono beneficiare di questa impostazione di lavoro;
-
Rendere più digitali i canali di comunicazione e interazione con i clienti e i fornitori diretti;
-
Lavorare su siti web aziendali, e-commerce, canali social, posizionamento SEO: le pianificazioni di un digital marketing e campagne comunicative sul web rendono più immediato un messaggio, una promozione di un prodotto/servizio e aumentano i target-cliente a disposizione.