Il 50% delle PMI italiane non è convinto che il digitale possa essere una leva strategica
Che il digitale stia prendendo sempre più piede in ogni ambito della nostra vita è una percezione che abbiamo tutti, senza bisogno di consultare le statistiche. Che le aziende siano, di conseguenza, concentrate sulla digitalizzazione non sorprende e sembra scontato… a guardare le statistiche, però, si scopre una dato interessante: non tutte le aziende credono allo stesso modo nella digitalizzazione come risorsa principale per costruire il futuro.
Cosa dicono i numeri?
La nostra osservazione parte da una statistica in particolare: se da una parte le grandi aziende confermano il trend che tutti osserviamo (che la digitalizzazione stia scrivendo il futuro e sia una grande risorsa) con il 61% di esse che afferma di considerare la digitalizzazione come “pilastro portante per costruire il futuro”.
E per quando riguarda le Piccole e Media e Imprese? Le PMI che credono nel digitale si fermano al 35%: il 60% delle piccole imprese destina alle dotazione digitali meno di 10,000 euro l’anno.
Significa forse che le PMI non credono nel digitale? Che vedono un altro indirizzo per il futuro del business?
La posizione dell PMI rispetto al digitale
Per comprendere i motivi per cui le PMI sembrano più restie delle grandi imprese alla transizione digitale, non possiamo trascurare la questione costi. Gli alti costi delle dotazioni digitali (hardware e software) sono in parte responsabili della “timidezza” che si riscontra nelle piccole imprese rispetto al digitale.
Non sembra quindi che le PMI neghino i vantaggi legati al digitale; sembra, piuttosto, che serva supporto - anche economico - a queste imprese in modo che siano in grado di far fronte ai cambiamenti che le portino nella direzione della digitalizzazione.